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“Dopo di Noi: per un futuro costruito insieme”: in Lunigiana nascerà un’abitazione dedicata – Bando Integrazione e Inclusione

In località Filetto di Villafranca in Lunigiana nascerà un’abitazione dedicata al Dopo di Noi grazie al progetto “Dopo di Noi: per un futuro costruito insieme” realizzato dall’Associazione Lunigianese Disabili (ALDI), per dare una risposta al bisogno di accoglienza familiare per le persone disabili nel momento del venir meno del sostegno della loro famiglia.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione attraverso il  bando “Integrazione e Inclusione: una sfida possibile” – bando biennale che prevedeva tra gli obiettivi il rafforzamento dell’offerta domiciliare del Dopo di Noi sul territorio della provincia spezzina e della Lunigiana – ed è stato presentato dall’ALDI insieme a una rete di partner, tra cui l’Associazione Paraplegici della Provincia di Massa Carrara, sezione di Fivizzano, e l’ANFASS-Onlus di Massa Carrara.

Il render dell'abitazione dedicata al Dopo di Noi.

L’idea originaria del progetto è nata all’ALDI sull’onda sia della vittoria di un referendum popolare che interessò la Lunigiana nel maggio 2013 su un’iniziativa di Bilancio partecipativo promosso dall’Unione dei Comuni e sia della nuova legislazione entrata in vigore nell’anno 2016, che dava precise indicazioni di soluzioni esclusivamente abitative per il Dopo di Noi.

L’abitazione, in legno e ad alto risparmio energetico, ospiterà 5 persone disabili e sarà costruita in un contesto urbano di particolare pregio ambientale. I lavori, dopo l’avvenuto allestimento del cantiere, inizieranno con la posa della fondazione già il prossimo mese e saranno terminati a fine estate 2020. Per la realizzazione del progetto l’Associazione si avvale anche di sponsor privati, quali la ditta Rubner Hause e la Fondazione Paletti.

Oltre alla costruzione del fabbricato, sarà costituita una Fondazione di Partecipazione per la gestione del Dopo di Noi che verrà preparata e portata avanti insieme alla Società della Salute della Lunigiana, ai servizi sociali, alle famiglie e alle associazioni di volontariato locali – in cui saranno coinvolte le persone con disabilità e i loro familiari, nonché per il difficile lavoro di “costruire” progetti di vita per i fruitori.

La presentazione del progetto nella sala consiliare del Comune di Bagnone.

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