3 Dic 2015
La generosità a favore dell’Emporio della Solidarietà prosegue con l’iniziativa “Scegli un dono solidale”
Quattordici tonnellate di generi di prima necessità sono stati donati dagli abitanti della provincia della Spezia all’Emporio della Solidarietà.
Questo il risultato della quinta raccolta alimentare a favore del supermercato nato in via Gramsci alla Spezia – grazie alla collaborazione tra Fondazione Carispezia, Caritas Diocesana e i Distretti sociosanitari provinciali – dove persone e famiglie in difficoltà possono fare la spesa gratuitamente scegliendo i prodotti di prima necessità di cui hanno bisogno.
Una grande mobilitazione che ha coinvolto per l’intera giornata 30 tra supermercati e ipermercati della provincia e numerosissimi volontari, impegnati nel raccogliere i prodotti donati.
Alcuni volontari per la raccolta alimentare a favore dell’Emporio
L’Emporio della Solidarietà ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta: cittadini, volontari dei Centri di ascolto parrocchiali diocesani, di Croce Rossa Italiana, delle Pubbliche assistenze territoriali, della Protezione Civile, delle associazioni aderenti al Tavolo delle Povertà e al Terzo Settore, studenti degli istituti superiori coinvolti, punti vendita aderenti, lo Spezia Calcio e la Marina Militare Italiana che mette gratuitamente a disposizione dell’Emporio un magazzino per lo stoccaggio dei prodotti.
È possibile continuare a sostenere l’Emporio durante tutto l’anno, tutte le modalità di aiuto sono descritte nel sito www.emporiodellasolidarieta-sp.it. In particolare, per cittadini, privati e aziende è in corso la campagna “Scegli un dono solidale”: un regalo di Natale a favore dell’Emporio della Solidarietà.
Effettuando una donazione o una spesa online sul sito dell’Emporio, aziende o privati che aderiranno potranno ricevere un attestato da stampare e consegnare ai dipendenti, agli stakeholders o agli amici per comunicare la propria donazione. Questo semplice gesto, permetterà di acquistare prodotti di prima necessità che andranno a rifornire ulteriormente gli scaffali dell’Emporio.