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“Assistere chi assiste”: proseguono le attività del Laboratorio della Memoria

Proseguono ad Arcola, nella Sala Polivalente di piazza 2 giugno n. 2 (piano terra), le attività del “Laboratorio della Memoria”, centro destinato ad offrire ai pazienti del territorio della bassa Val di Magra le prestazioni che da tempo vengono proposte nella sua sede spezzina. Il primo “Laboratorio della Memoria” nasce infatti nel 2011 all’interno della Residenza Sanitaria Assistita “Felicia” di via Peppino Impastato 2 alla Spezia per assistere pazienti affetti da malattie neurodegenerative lievi e supportare le loro famiglie.

L’apertura di questo ulteriore laboratorio nel Comune di Arcola ha soddisfatto uno dei primi obiettivi previsti nel progetto “Assistere chi assiste: la famiglia ed il caregiver nella patologia neurodegenerativa”, presentato dall’associazione Sistema Nervoso Onlus in rete con Associazione AMAS, Associazione ASMaP, P.A. Croce Verde Arcola, Associazione Betania Amici del Sermig, e sostenuto da Fondazione Carispezia nell’ambito del bando 2016 “Verso un welfare di comunità: la famiglia come risorsa”.

In parallelo, il progetto prevede una serie di attività di supporto realizzate grazie alla collaborazione tra più associazioni di volontariato riunite in rete con il comune obiettivo di aiutare le famiglie ed assistere i pazienti. Marina De Biasi, psicologa presso il Laboratorio della Memoria, ha fornito un approfondimento sulla tematica e sul ruolo delle figure di sostegno nella cura di persone affette da declino cognitivo, nel corso di un seminario aperto alla cittadinanza, tenuto nell’ambito del progetto.

 

La famiglia e il caregiver nella patologia degenerativa: chi sono queste figure e a chi si rivolgono le iniziative del Laboratorio della Memoria?

Le iniziative del Laboratorio sono rivolte alla cittadinanza arcolana e zone limitrofe della Val di Magra, con l’obiettivo di condividere e dare informazioni relative al declino cognitivo e dando particolare rilievo alla condizione clinica del paziente ed al vissuto emotivo del caregiver, ovvero i familiari o coloro che si prendono cura dei pazienti.

 

Perché sono importanti la formazione e il supporto alle famiglie di pazienti affetti da malattie neurodegenerative?

La formazione e il supporto alle famiglie di pazienti affetti da degenerazione cognitiva, esiti di lesioni encefaliche dell’adulto (ictus, traumi, encefaliti), compromissione neurodegenerativa di varia natura, sono di primaria importanza poiché attraverso esse si consegnano strategie e strumenti di base, essenziali per poter stabilire relazioni efficaci, nonché imparare a gestire la componente pratica ed emotiva in maniera funzionale.

 

Psicologia della famiglia del paziente affetto da malattie neurodegenerative: quali obiettivi e tematiche ricorrenti si possono individuare? E quali strumenti possono aiutare ad affrontarli?

Gli obiettivi specifici sono di conoscere e saper riconoscere i primi sintomi di declino cognitivo per poter intervenire tempestivamente, conoscere le possibilità di trattamento e riabilitazione, l’importanza dell’autonomia nel paziente anziano con e senza declino cognitivo dal punto di vista motorio e funzionale, conoscere le strutture presenti sul territorio spezzino, imparare a gestire le problematiche.

Tra le tematiche ricorrenti possiamo individuare: difficoltà nell’accettazione della diagnosi, bisogno di strategie comportamentali e di coping per affrontare il cambiamento, gestione dell’emotività,  informazioni pratiche. Per poter affrontare le tematiche citate vengono insegnate presso il “Laboratorio della Memoria” alcune strategie psicologiche di natura cognitivo-comportamentale, che attraverso corsi di formazione teorici e pratici possono essere rivolti  anche all’intera comunità per sensibilizzare e formare la cittadinanza sull’argomento.

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