20 Apr 2017
“Concerti a Teatro”: Alexander Lonquich, Carolin Widmann, Tommaso Lonquich chiudono la Stagione 2017
Sarà un viaggio nella musica del Novecento quello proposto dal pianista tedesco Alexander Lonquich, insieme alla violinista Carolin Widmann e al clarinettista Tommaso Lonquich, il prossimo 27 aprile al Teatro Civico nell’ultimo appuntamento della Stagione di “Concerti a Teatro”.
Pluripremiato dalla critica e dal pubblico internazionale, Alexander Lonquich è capace come pochi altri artisti di vivere contemporaneamente il doppio ruolo di direttore e pianista solista. Insieme alla violinista Carolin Widmann, musicista straordinariamente versatile, e al figlio Tommaso Lonquich, clarinettista di grande talento e passione, presenterà un’affascinante “ricostruzione” della celebre “Histoire du soldat” di Stravinsky, ispirata ad alcune fiabe russe di tradizione orale, con riferimenti musicali di diversa provenienza, dal tango al ragtime. A seguire, su note folkloristiche ispirate alle danze e melodie ungheresi e romene, i tre musicisti si confronteranno con il mondo di Bartók. In programma anche il “Largo” di Ives. Con la maestria che li contraddistingue, Lonquich e i suoi fedeli compagni di scena faranno rivivere i momenti delle grandi rivoluzioni musicali che hanno caratterizzato le prime decadi del Novecento.
Il concerto di Alexander Lonquich, Carolin Widmann e Tommaso Lonquich, sarà introdotto, lo stesso giorno, alle 18, nel ridotto del Teatro Civico da Giuseppe Bruno docente Conservatorio di musica Puccini della Spezia.
Il giorno successivo al concerto, venerdì 28 aprile, Alexander Lonquich, insieme al figlio Tommaso, terrà una masterclass alle ore 9.30 al Teatro Civico: occasione imperdibile per ascoltare il grande pianista raccontare della sua carriera e delle sue tecniche interpretative.
Nato a Trier, in Germania, nel 1977 Alexander Lonquich ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista. Un importante ruolo lo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il Premio Abbiati e il Premio Edison in Olanda. Nel ruolo di direttore-solista collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova, con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento tra il 2004 e 2007 sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart.
Ai numerosi impegni concertistici ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo masterclass in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre con l’Accademia Pianistica di Imola, l’Accademia Musicale Chigiana e la Hochschule für Musik di Colonia. Nel 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie, la pianista Cristina Barbuti, Kantoratelier, un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care – psicologia, musica e teatro – vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.
Musicista straordinariamente versatile, Carolin Widmann ha sviluppato una carriera che abbraccia i grandi concerti classici, le nuove commissioni appositamente scritte per lei, i recital, un’ampia attività di musica da camera e, sempre più, le prestazioni con strumenti d’epoca. Nata a Monaco di Baviera, ha studiato con Igor Ozim a Colonia, Michèle Auclair a Boston e David Takeno alla Guildhall School of Music and Drama di Londra. Come solista, ha collaborato con Leipzig Gewandhaus Orchester, Orchestre National de France, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Tonhalle Orchester Zurich, Vienna Radio Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, BBC Symphony Orchestra e China Philharmonic a Pechino, sotto la direzione di maestri quali Riccardo Chailly, Sir Roger Norrington, Silvain Cambreling, Vladimir Jurowski, Emanuel Krivine, Peter Eötvös, Jonathan Nott e Heinz Holliger.
Dal 2006 presiede la cattedra di violino alla University of Music and Theater Felix Mendelssohn-Bartholdy di Lipsia, mentre nel marzo 2013 è stata nominata “Artist of the Year” dagli International Classical Music Awards. Suona un violino di G.B. Guadagnini del 1782.
Acclamato come “clarinettista formidabile” (Mundo Clásico) e lodato per il suo “timbro sontuoso” e per la sua “maestria e passione” (Oberon´s Grove), Tommaso Lonquich è clarinetto solista nell’Ensemble MidtVest, innovativo gruppo da camera danese. È inoltre membro della prestigiosa Chamber Music Society of Lincoln Center a New York, con la quale si esibisce negli Stati Uniti e in tournée. Ha svolto i suoi studi con Loren Kitt negli Stati Uniti e in Spagna con Michel Arrignon, presso l’Escuela Superior de Musica Reina Sofia, dove nel 2009 ha ricevuto il premio come miglior clarinettista dalla Regina di Spagna. Si è inoltre perfezionato con Alessandro Carbonare e Francois Benda.
Si è esibito nelle più importanti sale del mondo, tra le quali Carnegie e Alice Tully Hall (New York), Auditorio Nacional (Madrid), Gran Liceu (Barcelona), Salle Pleyel (Parigi), la Cappella Paolina del Quirinale (Roma), e Suntory Hall (Tokyo). È stato protagonista di numerose dirette radiofoniche e televisive e ha partecipato a incisioni discografiche. Appare regolarmente nel ruolo di primo clarinetto con varie formazioni orchestrali (Orchestra Leonore, Orchestra da Camera di Mantova, Aarhus Sinfonietta), collaborando con direttori come Zubin Mehta, Daniele Giorgi, Vladimir Ashkenazy, Fabio Luisi, Péter Eötvös, Giovanni Antonini e Leonard Slatkin.