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2 febbraio 2018

L’importanza della valutazione d’impatto di un progetto

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Si è tenuto il 15 gennaio presso la sede della Fondazione un incontro formativo dedicato alla valutazione d’impatto dei progetti, nell’ambito delle attività di supporto alle organizzazioni interessate a partecipare al nuovo bando nel settore del Welfare e Assistenza Sociale, “Integrazione e inclusione: una sfida possibile“, che scadrà il prossimo 15 marzo.

Elisabetta Dodi, docente dell’Università Cattolica di Milano e responsabile dell’incontro, spiega l’importanza della valutazione dell’impatto di un progetto.

 

Perché è importante la valutazione dell’impatto di un progetto?

Valutare è un’azione strategica che “rientra” a tutti gli effetti nella ideazione di un progetto e permette di “esplicitare”, in fase di progettazione, gli esiti auspicati, i cambiamenti e gli impatti attesi negli apprendimenti interni all’organizzazione, nei beneficiari del progetto, nel territorio e nelle collaborazioni con altre organizzazioni. Se, in fase di progettazione, finalità, destinatari, azioni, metodologie e attività sono ben dettagliati e specificati, l’individuazione delle dimensioni progettuali oggetto di valutazione e l’individuazione dei relativi sarà un’operazione sufficientemente “immediata”. Se, invece, la progettazione è generica, vaga, poco declinata, anche la scelta delle dimensioni di valutazione e dei relativi indicatori rischia di risultare un’operazione alquanto ordinaria e di poca utilità nel corso di realizzazione del progetto.

Non ultimo, perché l’attività di monitoraggio e valutazione di un progetto sia efficace, deve risultare utile a chi deve prendere decisioni e riprogettare, anche in corso d’opera: deve cioè produrre informazioni e dati che servano effettivamente a formulare giudizi e – su questa base – a riprogettare corsi d’azione.

 

Vademecum: cosa fare e cosa non fare nella progettazione della valutazione dell’impatto di un progetto sociale.

Un buon disegno di valutazione deve essere capace di declinare in modo chiaro, non solo al progettista ma anche ai partner e ad eventuali finanziatori:

– esiti e cambiamenti attesi

– indicatori quali/quantitativi

– strumenti di rilevazione per raccogliere informazioni circa gli indicatori e fonti informative alle quali si intende accedere.

A ogni disegno di valutazione segue poi una rilevazione sul campo, una valutazione vera e propria intesa come “espressione di un giudizio” rispetto alle dimensioni progettuali oggetto di valutazione.

Importante, però, è non confondere monitoraggio e valutazione.

Il monitoraggio è certamente necessario per fornire, in corso d’opera, all’ente esecutore e alle principali parti interessate, indicazioni sullo stato di avanzamento, sul conseguimento degli obiettivi e sull’utilizzo dei fondi allocati, e un buon monitoraggio può anche fornire materiali importanti alla valutazione che richiedono però un passaggio ulteriore nella direzione di una maggior integrazione e discussione.

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